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A Comitini per il medico di Quasimodo

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Il premio Nobel Salvatore Quasimodo trascorse i primi anni della sua infanzia a Comitini. Il padre era un ferroviere e alloggiava con la famiglia nei pressi della stazione ferroviaria di Comitini lungo la tratta Agrigento – Palermo. Il piccolo Quasimodo all’età di 3 anni rischiò di morire per avere accidentalmente ingerito dell’arsenico, e fu soccorso e salvato dal medico del paese, Luigi Bongiorno, nel suo ambulatorio in via Roma dove adesso l’amministrazione comunale, presieduta da Luigi Nigrelli, ha collocato una targa in ricordo. A margine si è svolto anche un convegno a Palazzo Bellacera, in presenza, tra gli altri, della deputata Rosellina Marchetta, del professor Paolo Cilona, dell’avvocato Diego Guadagnino, e dei componenti del Cts Nino Contino, Benedetto Raneri, Alfonso Bugea e Salvatore Parello.